miui 11

MIUI 11: finalmente su Redmi Note 7 (e non solo)

Avete presente quando esce la notizia di un nuovo major update per il nostro smartphone? Per molti inizia quel processo mentale per cui si inizia a controllare compulsivamente se esce la notifica dell’OTA, anche con i metodi più strani. Ecco che finalmente, dopo un lontanissimo annuncio dai capi di Xiaomi e qualche settimana di attesa, arriva la MIUI 11 sull’amato Redmi Note 7. Scopriamola insieme!


Non volevo aspettare troppo tempo

Piccola premessa: sul mio Redmi Note 7 non era arrivata la notifica, nonostante avessi la ROM Global EU. E c’è anche da considerare che, da un lato, i tempi per RN7 e altri smartphone erano tra il 20 e il 31 di ottobre, dall’altro girava voce che Xiaomi avesse ritirato l’update per motivi ancora ignoti. E così ho usato un’applicazione che permetteva di scaricare il file dell’aggioranamento per poi effettuare l’update manualmente [guida qui]. Tutto è andato a buon fine e ora mi godo questa nuova MIUI 11.


MIUI 11: le novità e le gioie

La nuova versione del sistema operativo made in Xiaomi porta con sè una buona quantità di novità, sia in bella mostra che nascoste. Ecco cosa mi ha colpito di più.

L’estetica MIUI

La prima cosa che balza all’occhio è un generale rinnovamento grafico. Nulla di rivoluzionario, si intende, nessun particolare stravolgimento. Le icone delle app di sistema sono più minimali e accattivanti, con quella nota 3D che non guasta mai. Allo stesso modo anche il menù delle impostazioni ha subito un leggero restyle, sia nell’organizzazione e nella spaziatura delle diverse sezioni (ora più distanziate e distinguibili) che nelle icone, di poco più grandi rispetto a prima. Le animazioni sono più ricche e fluide in ogni ambito: quando si sblocca il telefono, nell’apertura delle app, task manager, attivazione degli switch, ecc. Cambia anche il font di sistema (Milan Pro), ma si nota poco. Sicuramente a Xiaomi non è mancata la sua proverbiale cura nei dettagli. La dark mode è stata infine leggermente migliorata, ora estesa a tutte le applicazioni e pianificabile all’interno di una fascia oraria.

Xiaomi tiene al benessere digitale

Il benessere digitale è qualcosa che sta a cuore a molti e la MIUI di certo non se ne tira indietro. Ne è stata dedicata infatti una sezione all’interno delle impostazioni. Con una evidente dose di ansia indotta dalla mole di dati che vengono forniti, questa funzione ci permette di tenere sotto controllo il tempo che passiamo con il cellulare in mano e con quali applicazioni, quanti sblocchi effettuiamo e quante notifiche riceviamo e leggiamo. In più ci vengono suggeriti dei modi per ridurre le interruzioni (gestione notifiche e “non disturbare”) e per mettere da parte il telefono. Quest’ultimo è particolarmente curioso: la modalità relax si impone nel regolare i nostri ritmi e fa di tutto per farci dormire sonni tranquilli. In Dashboard abbiamo ulteriori dettagli sui tempi di utilizzo e la possibilità di impostare dei timer su ogni signola app: scaduto il tempo, questa diventa inutilizzabile per il resto della giornata fino al giorno successivo. O con le buone o con le cattive, in pratica.

Ora fare i calcoli è più stimolante

Potrebbe sembrare una stupidaggine, ma l’app della calcolatrice è diventata più interessante, tanto che verrebbe da aprila a caso per puro gusto estetico. E’ pur sempre una calcolatrice, sia chiaro, con la possibilità di passare alla scientifica per calcoli più avanzati. Si aggiunono però alcune piccole funzioni: convertitore di valuta (inutile stare a spiegare cosa fa) e calcolo dell’ansia del mutuo, con piano di ammortamento, mandato di prestito, primo pagamento e tasso di interesse. Inoltre può diventare un’app vagante, una finestra ridimensionabile sempre in primo piano (utile per fare calcoli al volo senza aprire il task manager)


Altri piccoli dettagli e “fastidi” della MIUI 11

Partiamo subito col sfatare un mito che circondava la MIUI 11: Android 10 non è per tutti, tant’è che su Redmi Note 7 e altri smartphone della casa cinese si è ancora “fermi” alla 9.0 Pie. D’altronde si sa che la MIUI fonda le sue potenzialità sulle funzioni che offre e non sulla versione di Android alla base. Ciò non toglie che potremmo vedere in futuro un update ad Android 10 con altre piccole piacevoli sorprese.

Sul piano batteria, sinceramente, non ho notato per ora delle forti differenze rispetto alla MIUI 10. Tanti dicono sia migliorata, ma almeno nel mio caso copro comunque la giornata con un avanzo del 30-40% per il giorno successivo (quando va bene). E a proposito: ora si può avere sia l’icona sia la percentuale di batteria residua nella barra delle notifiche (come negli screenshot).

E’ stato inoltre sistemato il “problema” delle notifiche nella barra di stato: ora sono visibili tutte (spazio permettendo) senza dover tirare giù la tendina. Inoltre pare non si verifichi più il bug del sensore di prossimità. Cosa manca? L’app dei temi… che si sblocca ancora cambiando regione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.