Amore e odio degli utenti Microsoft, Windows 10 compie 5 anni di aggiornamenti e formattazioni. Ripercorriamo insieme alcuni dei bug più assurdi, dei fallimenti epici e delle cose (apparentemente) inutili che hanno segnato questo sistema operativo! 😀
Ciao, sono Windows 10
Windows 10 arriva come aggiornamento gratuito nel luglio 2015. Attualmente è il sistema operativo più installato sui PC desktop e portatili (Macbook inclusi grazie a Bootcamp). Con la sua grafica semplice e la compatibilità con i tablet, si presenta al pubblico come un OS davvero leggero, così tanto da avere il magico potere di dare una nuova vita a computer molto vecchi. Come è stato con Windows 7 dopo Windows (s)Vista, anche Windows 10 riprende i dettami del precedente 8.1, come i tiles del menu Start (richiamabili a pieno schermo con la modalità tablet nelle impostazioni) e l’estetica piatta e minimale.
Cortana, file scomparsi, ricordi del Vietnam e cellulari invenduti
Le premesse al lancio di Windows 10 erano fantastiche, complice anche il fatto di poter fare un upgrade gratuito da Windows 7 e 8.1 e di essere in continuo aggiornamento. Col passare del tempo l’estetica è migliorata, sono state aumentate le funzioni (alcune anche interessanti), ma non sono di certo mancati i bug e delle falle di sistema grosse quanto il Grand Canyon. Il tutto è stato corredato da aggiunte inutili e magagne tipiche di un software gratuito.
Cortana e la privacy
Cortana, oltre a essere la compagna di avventure di Master Chief nella serie di Halo, è anche l’assistente vocale di Windows 10. Così come Siri e Google Assistant, anche lei regalava secondi di divertimento per Youtuber e utenti annoiati con barzellette, canzoni e… nient’altro. Finita nel dimenticatoio nel giro di 2 settimane e colpita dall’odio di tutti non appena partiva la sua voce nel post-installazione.
Stando alla privacy, attorno ad essa aleggia un alone di mistero e terrore. Per chi non se ne fosse mai accorto, durante l’installazione delle prime versioni venivano chieste un quantitativo assurdo di autorizzazioni per la raccolta di dati da inviare a Microsoft per “migliorare il sistema operativo” e per mostrare annunci pubblicitari inerenti ai nostri gusti. D’altronde si sta parlando di un OS gratuito e la casa di Redmond dovrà pure guadagnarci (dato che lo craccano tutti). Ah, cosa c’entra Cortana con la privacy? Beh, se non si danno certi consensi, non si può usare.
La modalità tablet che non usa nessuno
Facciamo un passo indietro. Windows 8.1 aveva un menu Start molto diverso rispetto a tutti gli OS precedenti. Invece di una tendina che spunta dall’angolo in basso a sinistra, ci trovavamo davanti a una facciata a pieno schermo piena di riquadri da cliccare. Oltre a ciò era piuttosto poco intuitivo raggiungere l’elenco delle app installate, così come il tasto per arrestare il sistema, riavviarlo o metterlo in standby. Ecco, nel quartier generale di Microsoft hanno avuto la brillante idea di riproporre, anche se esteticamente più piacevole, la stessa identica cosa. Fortunatamente si può decidere se attivarla o meno e, sempre fortunatamente, lo switch è sempre su “disattivato”. Di 8.1 è comunque rimasto qualcosa in eredità nel menu Start attuale, ma è in ogni caso più gradevole.
La maledizione dell’October Update (2018)
Immaginate questa situazione: la sera prima avete appena concluso il lavoro della vostra vita, salvato in una cartella in mezzo ai Documenti, pronto per essere stampato o inviato a chi di dovere. Improvvisamente parte un aggiornamento automatico: “October Update” e lo accettate. La mattina dopo fate una colazione abbondante e mentre accendete il PC sorseggiate una tazza di caffè. Cliccate sulla cartella Documenti e niente… caffè in terra, finestra rotta, tasti in giro e file scomparsi. Sì, questo aggiornamento azzerava totalmente la cartella Documenti e tutto il suo contenuto. Fortunatamente è uscita una patch un paio di settimane dopo per correggere il bug, ma per i file persi non c’era nulla da fare
Windows 10 Mobile e la triste fine dei Lumia
Windows 10 era arrivato al pubblico come il sistema operativo universale, capace di rendere ogni app intercompatibile tra vari dispositivi. Non solo PC, quindi, ma anche smartphone. Ecco quindi che arriva Windows 10 Mobile, l’OS per cellulari più sfigato di tutti. Era pieno di bug, rompeva i telefoni e, soprattutto, era carente di applicazioni. Le app di messaggistica, social e quant’altro non venivano aggiornate, perdevano il supporto degli sviluppatori o addirittura non arrivavano mai. Alla fine anche Microsoft ha smesso di crederci e tanti bei cellulari sono finiti nell’oblio. Davvero un peccato, perché si trattava di un software veramente fluido e leggero, più di Android e iOS.
La situazione al 2020: Windows 10 S che non ha senso di esistere e altre storie
Arrivati al 2020, ci si rende conto che sono cambiate tantissime cose. I bug rimangono comunque all’ordine del giorno e per elencare tutti quelli apparsi fino ad oggi non basta un articolo. Si sono palesati spesso anche problemi nello stesso aggiornare, oltre che forti difficoltà a tornare alla release precedente. A tutto ciò si sono affiancate delle feature piuttosto interessanti, alcune delle quali utili agli sviluppatori come la possibilità di installare un sottosistema Linux. (se volete darci un’occhiata, cliccate qui)
In conclusione va citata una versione speciale di Windows 10, tale Windows 10 S, pre-installata sui Surface Go. E’ una versione che statisticamente dura il tempo di avviare quel dipositivo ed è limitata alle sole app scaricate dal Microsoft Store. Ah, l’aggiornamento alla Home/Professional non è gratuito.
Laureato in Scienze della Comunicazione, appassionato di musica elettronica e tecnologia.